L’insonnia è il disturbo del sonno più diffuso in tutto il mondo. A seconda delle definizioni utilizzate, ne è affetto da un terzo ad un quarto della popolazione mondiale e secondo alcuni importanti studi degli anni scorsi la prevalenza nel nostro paese
sarebbe – seppure con ampie oscillazioni – sempre molto elevata.
Un altro elemento importante è la presenza dell’insonnia come causa di patologia e la sua presenza nei pazienti è spesso unita a svariate importanti patologie metaboliche, respiratorie, neurologiche, psichiatriche e cardiovascolari.
L’insonnia è causa di riduzione della qualità di vita nelle persone che ne sono affette e di elevato utilizzo di risorse sanitarie.
L’insonnia purtroppo rimane scarsamente riconosciuta dai medici e quindi sotto-diagnosticata o non trattata correttamente, come dimostrato dai dati del database Health Search (Gado C, Mathieu P, Ventriglia G) della Medicina Generale italiana. Purtroppo, il mancato riconoscimento ed il mancato trattamento dell’insonnia determinano importanti ripercussioni mediche e sociali, riducendo significativamente le performance occupazionali del paziente ed in generale la qualità della vita.
Altro elemento critico collegato al problema insonnia è la diffusa scarsa conoscenza, a tutti i livelli, dei farmaci da impiegare per l’insonnia e pochissimi sono i medici che nel loro corso di studi abbiano ricevuto una opportunità di formazione specifica su questo tema.
Di qui la necessità di un intervento formativo finalizzato a far acquisire le competenze necessarie a gestire in modo appropriato i pazienti a rischio e con insonnia, isolata o in comorbilità, riconoscendo i casi che è necessario inviare in consulenza ai centri specialistici di medicina del sonno.
Un altro elemento importante è la presenza dell’insonnia come causa di patologia e la sua presenza nei pazienti è spesso unita a svariate importanti patologie metaboliche, respiratorie, neurologiche, psichiatriche e cardiovascolari.
L’insonnia è causa di riduzione della qualità di vita nelle persone che ne sono affette e di elevato utilizzo di risorse sanitarie.
L’insonnia purtroppo rimane scarsamente riconosciuta dai medici e quindi sotto-diagnosticata o non trattata correttamente, come dimostrato dai dati del database Health Search (Gado C, Mathieu P, Ventriglia G) della Medicina Generale italiana. Purtroppo, il mancato riconoscimento ed il mancato trattamento dell’insonnia determinano importanti ripercussioni mediche e sociali, riducendo significativamente le performance occupazionali del paziente ed in generale la qualità della vita.
Altro elemento critico collegato al problema insonnia è la diffusa scarsa conoscenza, a tutti i livelli, dei farmaci da impiegare per l’insonnia e pochissimi sono i medici che nel loro corso di studi abbiano ricevuto una opportunità di formazione specifica su questo tema.
Di qui la necessità di un intervento formativo finalizzato a far acquisire le competenze necessarie a gestire in modo appropriato i pazienti a rischio e con insonnia, isolata o in comorbilità, riconoscendo i casi che è necessario inviare in consulenza ai centri specialistici di medicina del sonno.
Ultime modifiche: martedì, 16 maggio 2023, 17:42